12 Marzo 2025

Sanita’, le liste di attesa

Sanità, liste di attesa, ecco come stanno le cose Il tema delle liste d’attesa è centrale per la salute delle persone ed è stato richiamato anche dal Presidente Mattarella, nel discorso di fine anno, per le sue implicazioni sanitarie, sociali ed economiche: “Vi sono lunghe liste d’attesa per esami che, se tempestivi, possono salvare la vita. Numerose persone rinunciano alle cure e alle medicine perché prive dei mezzi necessari”.I decreti attuativi rappresentano il motore delle riforme, ma a sei mesi esatti della conversione in legge del “DL liste di attesa “ si registra uno stallo che paralizza l’attuazione delle misure previste dalla norma, ritardando un provvedimento cruciale per risolvere i problemi dei cittadini. “Per questo motivo – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – abbiamo condotto un’analisi indipendente sullo stato di avanzamento della legge, con l’obiettivo di identificarne le criticità di attuazione e informare in maniera costruttiva il dibattito pubblico e politico. Questo per evitare aspettative irrealistiche e tracciare un confine netto tra realtà e propaganda”.La Fondazione Gimbe esprime preoccupazione per i significativi ritardi nell’adozione dei decreti attuativi previsti dal DL 73/2024 sulle liste d’attesa convertito dalla L. 107/2024. Nonostante le dichiarazioni istituzionali sottolineino progressi nell’attuazione delle misure volte ad abbattere i tempi di attesa, l’analisi indipendente della Fondazione evidenzia una situazione ben diversa.Facendo una veloce incursione sullo stato dell’arte, si evince che: su 10 decreti attuativi, giudicati veramente troppi per un provvedimento d’urgenza, ecco cosa si registra. Decreti attuativi scaduti- Art 1, comma 3. Adozione dei criteri di realizzazione, di funzionamento e di interoperabilità tra la Piattaforma nazionale e le piattaforme regionali delle liste di attesa. Scaduto il 30 settembre 2024- Art 2, comma 6. Modalità e procedure per l’esercizio dei poteri sostitutivi da parte dell’Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria. Scaduto il 31 agosto 2024- Art. 6, comma 1. Adozione di un piano d’azione finalizzato al rafforzamento della capacità di erogazione dei servizi sanitari e all’incremento dell’utilizzo dei servizi sanitari e sociosanitari sul territorio per le Regioni destinatarie del Programma nazionale equità nella salute 2021-2027. Scaduto il 30 settembre 2024Decreti attuativi con scadenze non definite- Art 3, comma 5. Linee di indirizzo, a livello nazionale, contenenti le indicazioni tecniche per gestire, da parte del CUP, un nuovo sistema di disdetta delle prenotazioni e ottimizzazione delle agende di prenotazioni- Art. 5, comma 2 (primo periodo). Adozione di una metodologia per la definizione del fabbisogno di personale degli enti del SSN (uno o più decreti). Nel frattempo i potenziali benefici previsti dal “DL Liste di attesa”rimangono un lontano miraggio: l’obbligo per le Regioni di creare un centro unico di prenotazione integrato con le agende delle strutture pubbliche e private accreditate; l’introduzione di un sistema di disdetta delle prenotazioni; il divieto di chiudere le agende; l’attivazione dei percorsi di garanzia (se il cittadino non ottiene una prestazione nei tempi previsti nel pubblico, questa deve essere erogata nel privato convenzionato o tramite l’attività intramoenia). E naturalmente anche i benefici volti a migliorare la gestione delle liste di attesa: dalla piattaforma nazionale per uniformare la lettura dei dati sui tempi di attesa tra le Regioni, all’istituzione di un organismo di verifica e controllo che può esercitare i poteri sostitutivi nelle Regioni inadempienti.”Le interminabili liste d’attesa – conclude Cartabellotta – sono il sintomo di un indebolimento tecnologico, organizzativo e soprattutto professionale del Ssn. Affrontare questa criticità richiede consistenti investimenti sul personale sanitario e coraggiose riforme organizzative.”Questa analisi lucida e puntuale ha scatenato immediatamente la canea di Fdl, accusando la fondazione di essere un centro di produzione di fake news, definendo Cartabellotta “cavalier servente dei comunisti”. “La verità è incontrovertibile -ha replicato il presidente della fondazione, servendosi di una frase di W. Churchil – la malizia la può attaccare, l’ignoranza la può deridere, ma alla fine la verità è ancora lì” (W. Churchill). A 6 mesi dalla conversione in legge del “Dl liste di attesa” questa è la verità. Il resto sono chiacchiere. ( fonte Fondazione GIMBE, a cura di SPI CGIL Salerno)